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"LETTERA D'ADDIO DI UNA DONNA SENSUALE"
Arriva inevitabilmente il momento, se l'amore è grande, che il sesso domina la nostra vita, ogni nostro atto e pensiero e si rischia, come alla roulette, di vincere una grande fortuna o di perdere tutto. E' il momento più eccitante del gioco. Ami così tanto da non potercela fare quasi più, E decidi di mettere alla prova il tuo e il suo amore. E la passione, che fino a quel momento ti ha offerto solo i suoi frutti più saporiti e migliori, decide di rivelare tutta la sua violenza. Hai come il desiderio di provocare una grande esplosione, di disintegrare quell'uomo da cui dipendente la tua felicità, che fa impazzire i tuoi sensi, ormai padrone incontrastato della tua libertà, per poter capire cosa contiene: niente o l'amore assoluto, quello che vive a dispetto di tutto, del dolore, del tempo, della morte, del bene o del male che si riceve o si fa".

Come attrice, io non riesco mai a riconoscermi in quello che gli altri scrivono di me. Scrivendo io stessa, ottengo in parte questo risultato. Io credo che ognuno di noi abbia molto da dire, se si ferma a pensare. Il mio libro è una combinazione di parole che si è creata spontaneamente, di giorno o di notte, di conseguenza alle emozioni e alle esperienze che ho vissuto e che vivo, di quello che sento e che provo".

Aveva il dono rarissimo di sapermi rendere felice. Impazzivo per quella sua espressione insieme fiera, sicura, leale, altera, dolce, ironica, un po' arrogante. Era una combinazione esplosiva di sensualità. Avevo la felicità. E cominciai a temere di perderla.

Mia mamma è sempre stata una creatura molto infelice. Ama indossare abiti eleganti e circondarsi di cose belle e preziose, anche se non esce quasi mai di casa. (…) Come era stata solitaria e difficile, la vita di quella mia mamma bellissima!

Ero molto stanca davvero ma sapevo che non sarei riuscita a dormire. Chiudendo gli scuri della finestra che affaccia sul parco all'interno di Palazzo Guarini, dove la mamma abita, rimasi a guardare le ombre scure degli alberi, ascoltavo il loro fruscio, mi sembravano dei neri fantasmi che, nelle tenebre, cominciavano una danza di morte per me. Ma non avevo paura. La mamma, in questo, aveva ragione: quando si soffre troppo, non si ha più paura di niente. Solo una estatica, quieta, silenziosa, impotente rassegnazione come quella che si ha di fronte alle sciagure più grandi e nei confronti dei fatti ineluttabili della vita. Avevano cominciato a penetrarmi e invadermi, inesorabili, i dubbi. Erano come un veleno efficace e impietoso che agiva dentro di me.

Era solo poco più di una bambina quando era cominciato quel calvario. Ed era bellissima, intelligente, la creatura più onesta che io abbia mai incontrato. Era un angelo. Era incantevole. La sua bellezza era qualcosa di speciale: piena di grazia, di malizia innocente e di femminilità. Era ironica, spiritosa, altruista e coraggiosa. Ma per me è troppo difficile parlare di Lei. Posso parlare di me, di Davide, del mio gatto, del rapporto con mia madre. Posso perfino tentare di dire quello che penso di Dio. Ma non riesco a parlare di Lei. Lei è la luna, Lei è il mare, Lei è la vita, il sesso, il sole, Lei è la notte, Lei è il mistero, Lei è il rosa di un tramonto, la mia luce, la mia fede in qualcosa di divino. E adesso Lei era lì, in quel letto, con quegli occhi un po' da gatto così intelligenti che sembravano scrutarmi fino in fondo all'anima e chiedermi: "Cri, è vero il tuo amore per me?".

"Mamma, ti prego, non piangere
e non soffrire,
un giorno saremo ancora con lei,
dobbiamo solo aspettare.
Intanto io parto.
E vado a cercare altre cose.
Cerca anche tu di trovare un motivo per vivere,
non so… qualche cosa di buono.
Sai già, poi, che il giorno che tornerò
vorrò il tuo perdono…
Perdono perché? Perdono per cosa?
Per essere stata tua figlia
ma tanto diversa da te
indipendente e scontrosa,
passionale, sincera e ribelle.
Ma il giorno che anch'io morirò e la rivedrò
io come lei ti vorrò
per sempre con noi,
lassù tra le stelle".

RECENSIONI

"Un animale femminile straordinario anche dal punto di vista letterario. Una pepita d'oro coperta di terra".
NEVIO CASADIO

"Un romanzo sfizioso".
JAS GAWRONSKY

"Ricorda, in alcuni passaggi, attrazione fatale".
GIAMPAOLO ROSSELLI

"Il mondo di una donna in cui tutto viene violato. Un mondo di maleficio, passione, erotismo, adulterio e ipocrisia, dove i sentimenti crudeli e contrastanti si intracciano all'amore sublima e poetico per la sorella".
BARBARA RODI


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